sabato 7 luglio 2007
mercoledì 4 luglio 2007
lo sò non scrivo molto ma devo famigliarizzare con "l'attrezzo", e con i MIEI tempi,
mi ha molto stimolato questo edificio che il prof. mi ha consigliato e ho pensato che eragiusto pubblicarlo sul blog l'edificio è di Frank Gehry e si chiama casa per un cineasta si trova a Los Angeles ed è del 1981
questa è invece una piccola (ed "in progress") vista del mio progetto. qualcun'altro vede le stesse affinità?
martedì 22 maggio 2007
Vorrei presentare il manifesto non definitivo dell'architettura di carta per chi non so come si dovesse ritrovare a leggere queste pagine.
Per quale motivo i progetti non realizzati devono rimanere un patrimonio per i soli "addetti ai lavori?" una grande metropoli millenaria come Roma si porta dietro un patrimonio di architettura che non c'è più o che non è stato mai realizzato, un innumerevole mole di documenti, tavole o ai tempi nostri addirittura modelli 3d. Esistono fotomontaggi, immagini "reali" di come il progetto si sposa con il sito, e il loro regno è quello delle pubblicazioni, o della rete globale. Ma lo schermo non è la strada, e gli zoom molto spesso fanno perdere anche ai professionisti la visione d'insieme.
Il mio obiettivo per questo edificio è principalmente uno spazio per l'informazione dell'architettura che come un ponte attraverso un vidiwall proietti giorno e notte immagini di architetture demolite, non realizzate o da realizzarsi. una maniera alternativa di dare al passante o a chiunque ne venga stimolato la possibilità di fruire delle bellezze d'architettura ad una scala reale o giù di li.
Il progetto prevede un megaschermo in facciata, degli infopoint correlati, un auditorium seminterrato, una mediateca su due livelli, degli spazi commerciali al piano terra e percorsi aperti per il collegamento con la natura retrostante.
Architettura di carta
spazio espositivo dell'architettura mai realizzata, demolita o che verrà
Per quale motivo i progetti non realizzati devono rimanere un patrimonio per i soli "addetti ai lavori?" una grande metropoli millenaria come Roma si porta dietro un patrimonio di architettura che non c'è più o che non è stato mai realizzato, un innumerevole mole di documenti, tavole o ai tempi nostri addirittura modelli 3d. Esistono fotomontaggi, immagini "reali" di come il progetto si sposa con il sito, e il loro regno è quello delle pubblicazioni, o della rete globale. Ma lo schermo non è la strada, e gli zoom molto spesso fanno perdere anche ai professionisti la visione d'insieme.
Il mio obiettivo per questo edificio è principalmente uno spazio per l'informazione dell'architettura che come un ponte attraverso un vidiwall proietti giorno e notte immagini di architetture demolite, non realizzate o da realizzarsi. una maniera alternativa di dare al passante o a chiunque ne venga stimolato la possibilità di fruire delle bellezze d'architettura ad una scala reale o giù di li.
Il progetto prevede un megaschermo in facciata, degli infopoint correlati, un auditorium seminterrato, una mediateca su due livelli, degli spazi commerciali al piano terra e percorsi aperti per il collegamento con la natura retrostante.
domenica 20 maggio 2007
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